Lettera 22

“Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici!”

         – Adriano Olivetti –

Olivetti Lettera 22 - Foto di alexkerhead

  La filosofia che ha ispirato questa storica macchina è chiaramente spiegata in questa citazione dell’ Ingegnere Adriano Olivetti, uno dei più brillanti e importanti imprenditori della storia italiana. In questo pazzo 2020 (duemilaventi) la lettera 22 (ventidue) festeggia il suo settantesimo compleanno. Questo gioiello dell’industria italiana è in pensione da molti anni ma  gode ancora di un’ottima salute ed è fra gli oggetti più amati dai collezionisti di tutto il mondo.

  La lettera 22 nasce nel 1950 (mille novecento cinquanta) dal genio di Marcello Nizzoli, un altro grande talento della Olivetti di quel periodo. Nizzoli era un designer, architetto, pittore, pubblicitario e collaborava con questa prestigiosa azienda italiana dal 1938 (mille novecento trentotto). In quegli anni difficili del dopoguerra uno dei motori della rinascita dell’Italia è stato sicuramente la grande Olivetti che, sotto la guida illuminata di Adriano Olivetti, ha cambiato molti aspetti della cultura industriale italiana e rivoluzionato in modo importante le idee alla base del rapporto tra l’imprenditore e i suoi dipendenti. 

 La lettera 22 è una delle più famose macchine da scrivere portatili al mondo ed è nata per sostituire la Olivetti MP1, un altro grande successo della rinomata azienda di Ivrea.  Marcello Nizzoli ha disegnato la macchina e ha realizzato il progetto in collaborazione con l’ingegnere Giuseppe Beccio, insieme hanno creato questo nuovo modello che ha portato molti cambiamenti e miglioramenti rispetto a quello precedente.

   L’obiettivo di questo nuovo innovativo modello è quello di ottenere una macchina da scrivere molto leggera e agile,  con un design accattivante, facile da trasportare e con un’ottima qualità di costruzione per garantire la massima comodità durante la scrittura. Il risultato è sicuramente ottimo, la missione è compiuta e i due progettisti riescono a racchiudere in una piccola valigetta da trasporto, di  3,7 (tre virgola sette) Kg, una bellissima macchina da scrivere, robusta e affidabile. La produzione del nuovo modello inizia nello stabilimento Olivetti di Agliè in provincia di Torino, ma ben presto comincia anche la produzione fuori dall’Italia per sostenere la forte richiesta del mercato internazionale.

  Quando la lettera 22 entra in commercio ottiene subito un grande e meritato successo per il prezzo competitivo di 42 000 (quarantadue mila) lire ma anche grazie alla bellissima campagna pubblicitaria ideata per promuoverla. I manifesti realizzati per le pubblicità sono infatti molto belli. Una delle caratteristiche dell’Olivetti sotto la guida di Adriano era proprio la grande cura e attenzione nella creazione del materiale pubblicitario per i suoi prodotti. L’idea era quella di affidare la realizzazione delle campagne ad artisti, designer e grandi maestri della grafica di quell’epoca.

  Per il patron della Olivetti anche questo aspetto della sua azienda doveva creare contenuti con un alto valore culturale per la comunità. Per questo motivo, per restare fedele a questa mentalità, l’ingegner Olivetti chiama grandi talenti del design come Nizzoli e Pintori per creare manifesti e immagini promozionali, e affida la scrittura dei testi a scrittori e intellettuali come Fortini e Giudici.  Grazie a queste stimolanti collaborazioni  nascono piccoli e grandi capolavori pubblicitari che oggi sono esposti nei più grandi musei del mondo come vere e proprie opere d’arte. 

  Un grande progetto, uomini con un grande talento e la meticolosa ricerca della perfezione in ogni dettaglio, sono gli ingredienti dell’immediato successo della lettera 22. Questo prodotto rivoluzionario porta la macchina da scrivere fuori dagli uffici e conquista nuovi tipi di utenti come ad esempio studenti, professori o professionisti di vario tipo. Per i giornalisti è molto comoda e la possono usare facilmente quando sono fuori dalla sede del giornale, per inseguire le notizie e scrivere subito i loro articoli. La nuova Olivetti, infatti, conquista in tutto il mondo molti importanti scrittori e giornalisti, come Montanelli e Biagi, e si trasforma in poco tempo in un oggetto iconico.

   Ma il successo della Lettera 22 non è semplicemente nelle sue qualità come macchina da scrivere. Un altro elemento iconico di questo prodotto è sicuramente il suo design che ha ottenuto premi e riconoscimenti prestigiosi. Nel 1954 (mille novecento cinquanta quattro) ha vinto il premio Compasso d’oro in Italia e nel 1959 (mille novecento cinquanta nove) è stata premiata come miglior prodotto di design del secolo dall’ Illinois Institute of Technology. In tutto il mondo ci sono musei che conservano uno o più esemplari della macchina, come ad esempio il MoMA di New York o il Triennale Design Museum di Milano.

  La Lettera 22 è stata prodotta dal 1950 (mille novecento cinquanta) fino al 1965 (mille novecento sessanta cinque) e la produzione massima è stata di circa 200 000 (duecento mila) macchine all’anno. Nel 1963 (mille novecento sessanta tre) è nato il suo modello successore, la Lettera 32, che ha ottenuto a sua volta un incredibile successo in tutto il mondo.

  Il marchio Made in Italy deve molto a prodotti come questa fantastica macchina da scrivere, e ad altre idee innovative della stessa qualità, che negli anni ’50 (cinquanta) sono stati un simbolo di rinascita del paese,  hanno esportato l’italianità ovunque e hanno contribuito alla nascita di quell’alone di fascino e di glamour di cui il BelPaese gode oggi in tutto il mondo.

Buon compleanno Lettera 22 !