Auguri Calimero!

Quando un personaggio genera un nome comune, ha infranto la barriera dell’immortalità ed è entrato nel mito: si è un Calimero, come si è un Don Giovanni, un Casanova, un Don Chisciotte, una Cenerentola.

– Umberto Eco – 

  Il 14 (quattordici) luglio del 1963 (mille novecento sessantatré), per la gioia dei bambini, arriva nelle case italiane Calimero, un nuovo e simpaticissimo personaggio di Carosello, il popolare programma televisivo di pubblicità trasmesso dalla RAI dal 1957 (mille novecento cinquanta sette) al 1977 (mille novecento settanta sette). Calimero è il tenero e sfortunato protagonista di molte avventure animate, create per pubblicizzare i detersivi della Mira Lanza, una famosa azienda genovese di candele e saponi. Il nuovo simpatico amico del mondo di Carosello conquista subito l’affetto del pubblico, in particolare quello dei bambini, e diventa uno dei personaggi più amati della storia della televisione italiana.

  Calimero è il quinto pulcino della covata di una chioccia veneta di nome Cesira. Il suo uovo non si schiude subito come quelli dei suoi fratelli e la mamma lo lascia nel nido da solo. Finalmente anche l’ultimo uovo si apre ma metà del guscio resta in testa al povero Calimero. Il piccolo pulcino, solo e anche un po’ spaventato, chiama subito la sua mamma ma non trova nessuno intorno a lui. Inizia in questo modo la sua disperata ricerca e mentre si agita nel nido cade e finisce in mezzo alla fuliggine che lo fa diventare completamente nero.

  Calimero si aggira per la fattoria in cerca della sua famiglia e incontra subito un grande cane addormentato. Il pulcino scambia il pigro animale per sua madre ma presto rimane deluso perché il cane gli spiega che non è la sua mamma. Il nostro piccolo eroe continua a esplorare l’aia in cerca di Cesira ma quando incontra la gallina lei non lo riconosce come figlio perché è completamente nero e porta ancora metà del suo guscio in testa. Il pulcino è triste ma per fortuna arriva l’olandesina della Mira Lanza che capisce il suo problema e lo lava insieme al bucato. Il piccolo Calimero esce dall’acqua in una bolla di sapone, è di nuovo bianco come i suoi fratellini e sorride mentre recita il famoso slogan della pubblicità :“Ava come lava!”

  Inizia in questo modo la storia del pulcino più simpatico della televisione italiana. E’ solo il primo episodio della lunga serie di avventure di questo popolare personaggio e di tutti gli amici che popolano il mondo della fattoria veneta in cui vive. Il piccolo Calimero è circondato da personaggi positivi come la sua fidanzata Priscilla e il suo amico Valeriano, ma anche da alcuni animali meno simpatici come lo scontroso padre Gallettoni, il papero Piero e il suo professore Gufo Saggio. In ogni puntata il pulcino affronta qualche difficoltà o qualche personaggio ostile e spesso subisce piccoli torti e ingiustizie. Calimero si lamenta dei suoi problemi e della sua sfortuna con aria triste e rassegnata fino a quando, grazie all’aiuto del detersivo Ava, la bella olandesina, simbolo della Mira Lanza, lo pulisce per bene e gli restituisce l’allegria in un felice lieto fine.

  L’idea del personaggio è dei fratelli Nino e Toni Pagot e di Ignazio Colnaghi. Tutti e tre possono essere considerati i padri del pulcino mentre il fumettista Carlo Peroni, grazie ai loro suggerimenti, ha dato vita a Calimero nei suoi disegni. Ignazio Colnaghi, infine, ha prestato la sua voce al piccolo animaletto e ha inventato la sua caratteristica parlata. Il successo è così grande da portare Calimero fuori dal mondo di Carosello e trasformare il simpatico personaggio nel protagonista di tantissimi cartoni animati molto amati dal pubblico dei più piccoli. Le nuove puntate non sono più legate alla pubblicità della Mira Lanza e diventano più lunghe e divertenti. Le caratteristiche di Calimero e l’ambiente intorno a lui si trasformano leggermente rispetto alle avventure di Carosello ma la simpatia del personaggio rimane la stessa e gli permette di conquistare sempre più ammiratori.

  Calimero diventa un fenomeno culturale negli anni sessanta e settanta al punto che le sue frasi più celebri entrano nel linguaggio quotidiano di tutti gli italiani, non solo dei bambini. Oltre alle avventure di Carosello esistono circa 290 (duecento novanta) episodi a colori, doppiati in diverse lingue, in cui il pulcino più amato della televisione è il protagonista di divertenti avventure ambientate nella sua bella fattoria veneta. Il successo di Calimero supera quindi i confini italiani e conquista addirittura il Giappone dove nel 1974 (mille novecento settanta quattro) viene prodotta una serie TV di 47 (quaranta sette) puntate dedicata a lui.

  Nel 1992 (mille novecento novanta due) arriva anche una seconda serie di 57 (cinquanta sette) puntate prodotte in collaborazione tra la RAI e alcune televisioni giapponesi. Nel Paese del Sol Levante il successo è grande e il personaggio diventa popolare e amato quanto in Italia. Nel 2013 (duemila tredici), infine, la televisione italiana realizza una nuova serie televisiva di 104 (cento quattro) episodi da 11 (undici) minuti che viene trasmessa in diversi programmi televisivi per bambini.  

  Ancora oggi Calimero e gli altri protagonisti delle sue storie sono amatissimi e sono spesso utilizzati per realizzare campagne pubblicitarie, prodotti promozionali o diversi tipi di merci e articoli destinati in particolare al mondo dei più giovani. Il simpatico animaletto conquista tutti e diventa un’icona assoluta della pubblicità italiana ma anche un amico di tutti i bambini, nonostante qualche piccola critica per la scelta dell’accento veneto e del colore nero che hanno a volte causato equivoci di natura razzista assolutamente infondati.

  I decenni passano ma è impossibile non provare affetto per lo sfortunato pulcino con il guscio d’uovo in testa a cui ne capitano sempre di tutti i colori. Ognuno di noi almeno una volta nella vita si è sentito un piccolo Calimero e qualche volta a tutti noi è capitato di dire:

  È un’ingiustizia però!

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2 risposte a “Auguri Calimero!”

  1. B dice:

    Un argomento molto carino. Complimenti.

    1. Paolo dice:

      Grazie come sempre per i tuoi complimenti. Sono contento ti sia piaciuto 😉

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