Il Natale di Roma.
La leggenda di Romolo e Remo.

iSpeakItaliano – Il Natale di Roma

Il mito dei Gemelli

  Roma è una delle città più ricche di storia del mondo. Le sue origini si perdono in un tempo molto antico, diversi secoli prima della nascita dell’imponente impero cha ha dominato tutto il Mediterraneo e gran parte dell’Europa. Esistono alcune leggende nate per celebrare in modo solenne la nascita di Florens ma tutto il mondo conosce il mito più famoso, quello dei gemelli Romolo e Remo.

La Guerra di Troia

  Il racconto mitologico sul Natale di Roma affonda le sue radici in un’epoca precedente, quella della guerra di Troia, combattuta tra Greci e Troiani e celebrata nelle opere di Omero. Questa storia comincia con la caduta di Troia quando il nipote di re Priamo, figlio di suo fratello Anchise e della dea Venere, è costretto a scappare per non cadere in mano ai greci.

La fuga di Enea

  Enea, infatti, fugge dalla città in fiamme insieme al figlio Ascanio, al padre e a un piccolo gruppo di profughi troiani. Inizia così l’epico viaggio che Virgilio racconta nelle pagine dell’Eneide. L’eroe troiano naviga attraverso il Mediterraneo con la sua piccola flotta e, dopo molte avventure, approda sulle coste del Lazio. In Italia Enea entra in contatto con la popolazione locale e, dopo alcuni scontri, sposa la principessa Lavinia, figlia del re Latino, e fonda Lavinium, nell’area dell’attuale città di Pratica di Mare.

Alba Longa

  Circa trenta anni dopo la nascita di Lavinium, Ascanio, figlio di Enea, fonda una nuova città e la chiama Alba Longa. I discendenti di Enea regnano in pace su questa città per molte generazioni fino al VIII (ottavo) secolo a.c. (Avanti Cristo).

L'usurpatore

  In questa epoca, purtroppo, un tragico evento rompe la pace e l’armonia di Albalonga. Il perfido Amulio usurpa con violenza il trono del fratello maggiore Numitore e costringe la sua unica figlia, Rea Silvia, a diventare una vestale, per impedire alla ragazza di prendere marito. Il voto di castità della nipote è un buon sistema per evitare la nascita di altri eredi del fratello Numitore e possibili vendette da parte dei suoi discendenti.

L'intervento divino

   Amulio, però, nei suoi progetti non fa i conti con il volere degli dei. Il dio Marte, infatti, si innamora della bella Rea Silvia e la seduce in un bosco sacro. Dalla loro unione nascono due gemelli molto famosi e inizia la leggenda sulla nascita di Roma.

La vendetta di Amulio

  Rea Silvia, purtroppo, paga a caro prezzo la nascita di Romolo e Remo. Lo zio Amulio ordina la sua morte come punizione perché questa è la condanna prevista per una vestale che non rispetta il suo voto di castità. La povera Rea Silvia viene uccisa e gettata nell’Aniene

La protezione dei due fiumi

  Il fiume prova pietà per la ragazza e la resuscita. Amulio ordina di gettare anche i suoi gemelli nel fiume Tevere per uccidere gli eredi legittimi del fratello Numitore e continuare a regnare su Albalonga indisturbato. Gli uomini del re mettono i due bambini in una cesta e la abbandonano sulle acque del fiume per farli morire annegati. I due gemelli, però, hanno un destino troppo importante per morire in fasce e il fiume trasporta la loro cesta fino alla palude del Velabro, tra i colli Palatino e Campidoglio, dove si ferma al sicuro sulla riva.

La Lupa

  Su questa sponda del Tevere il pianto dei due neonati e il rumore di un picchio attirano l’attenzione di una lupa. L’animale prova pietà per i piccoli Romolo e Remo e decide di proteggere e allattare i due bambini. Nelle interpretazioni di questo mito la lupa rappresenta probabilmente una prostituta perché la parola “lupae” era usata in quel tempo per indicare le donne che si prostituivano. La fortuna dei gemelli continua perché in quella zona del fiume un pastore porta spesso il suo gregge a pascolare. Faustolo e la moglie, Acca Lorenzia, trovano Romolo e Remo nella loro cesta e decidono di adottarli.

La vendetta di Romolo e Remo

  I figli di Rea Silvia crescono sani e forti grazie alle cure di Faustolo e sua moglie. Quando diventano adulti scoprono la loro storia e tornano ad Alba Longa per vendicare la loro famiglia. I due gemelli uccidono Amulio e restituiscono il trono al nonno Numitore. Romolo e Remo tornano a casa e ottengono dal nonno il permesso di fondare una nuova città.

La litre tra fratelli

  Romolo e Remo però sono gemelli e nessuno dei due può dire di essere il primogenito. Per questa ragione nessuno dei due può affermare il diritto di diventare re, di decidere il luogo su cui fondare la città o il suo futuro nome. Si formano a questo punto due gruppi tra le popolazioni del luogo, uno a favore di Remo e l’altro a favore di Romolo. La fortunata storia dei due fratelli si trasforma alla fine in una tragedia.

Il volere degli dei

  Romolo è deciso a costruire il nuovo insediamento sul colle Palatino e a usare il nome di Roma mentre Remo sceglie il colle Aventino e il nome di Remora. Secondo lo storico Tito Livio i fratelli decidono di affidare ai presagi inviati dagli dei le decisioni sul futuro della città e sul nome del suo re. Il primo presagio tocca a Remo che avvista sei avvoltoi in cielo mentre Romolo sostiene di aver visto ben dodici avvoltoi, il doppio del gemello.

La guerra fratricida

  A questo punto della storia esistono due versioni della leggenda. Una prima versione parla di uno scontro fra i due gruppi in cui Remo viene ucciso, colpito nella mischia. La versione più famosa della vicenda, invece, racconta gli avvenimenti in un modo più drammatico. Romolo afferma il diritto di fondare Roma e scava con l’aratro il Pomerium per indicare il confine sacro della nuova città. Remo non è d’accordo e per provocare il fratello oltrepassa il Pomerio. A causa di questo gesto Romolo, accecato dalla rabbia, uccide il suo gemello e pronuncia la storica frase : “Così, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura”.

Nasce la Città Eterna

  Con il fratricidio di Remo non ci sono più avversari e Romolo conquista il potere su tutti e due i gruppi. In quel 21 (ventuno) aprile del 753 (settecento cinquantatre) a.c. (Avanti Cristo) nasce quindi la Città Eterna.


Tanti auguri Roma!








Rispondi alle domande e verifica la tua comprensione del testo.

1 - La storia della fondazione di Roma è un fatto storico?



2 - Cos'è Florens?



3 - Chi era Enea?



4 - Chi era Rea Silvia ?



5 - Come viene uccisa Rea Silvia?



6 - Chi è che trova Romolo e Remo lungo il Tevere?



7 - Chi era Acca Lorenzia?



8 - Cosa fanno Romolo e Remo quando scoprono le loro origini ?



9 - Perchè Romolo e Remo litigano ?



10 - Come muore Remo ?













Completa il testo - Preposizioni semplici

Il mito dei Gemelli

  Roma è una delle città più ricche storia del mondo. Le sue origini si perdono un tempo molto antico, diversi secoli prima della nascita dell’imponente impero cha ha dominato tutto il Mediterraneo e gran parte dell’Europa. Esistono alcune leggende nate celebrare in modo solenne la nascita Florens ma tutto il mondo conosce il mito più famoso, quello dei gemelli Romolo e Remo.

La Guerra di Troia

  Il racconto mitologico sul Natale di Roma affonda le sue radici un’epoca precedente, quella della guerra Troia, combattuta Greci e Troiani e celebrata nelle opere di Omero. Questa storia comincia con la caduta Troia quando il nipote di re Priamo, figlio di suo fratello Anchise e della dea Venere, è costretto scappare non cadere in mano ai greci.

La fuga di Enea

  Enea, infatti, fugge dalla città fiamme insieme al figlio Ascanio, al padre e a un piccolo gruppo profughi troiani. Inizia così l’epico viaggio che Virgilio racconta nelle pagine dell’Eneide. L’eroe troiano naviga attraverso il Mediterraneo la sua piccola flotta e, dopo molte avventure, approda sulle coste del Lazio. Italia Enea entra in contatto la popolazione locale e, dopo alcuni scontri, sposa la principessa Lavinia, figlia del re Latino, e fonda Lavinium, nell’area dell’attuale città di Pratica di Mare.

Alba Longa

  Circa trenta anni dopo la nascita Lavinium, Ascanio, figlio di Enea, fonda una nuova città e la chiama Alba Longa. I discendenti Enea regnano pace questa città molte generazioni fino al VIII (ottavo) secolo a.c. (Avanti Cristo).











I Comparativi

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Scegli il “che” oppuredi,del,dello,della,delle,dei,degli

  Oggi la temperatura è più alta solito e il cielo è molto terso. Con questo tempo è sicuramente più bello uscire inventare questi esercizi di grammatica. Questa mattina ho provato a lavorare un pò ma fare ricerche per il blog era più noioso interessante e soprattutto era più faticoso altre volte. Ieri, infatti, è stata una giornata molto buona perchè il lavoro era meno stressante mai, il mio umore era più alto Alpi e tutto era più facile difficile. Per tutto il giorno ho preferito scrivere uscire di casa. Oggi, invece, appena ho iniziato a lavorare tutto è sembrato più stressante piacevole. Mentre facevo le ricerche per il blog ero più lento un bradipo e preferivo ascoltare la musica leggere gli articoli. Ero troppo distratto e non avevo ispirazione, era chiaramente più utile riposare sprecare tempo in quel modo. Alla fine, infatti, ho spento il computer e sono uscito di casa. Mentre camminavo ho avuto più idee Leonardo da Vinci. Molte persone non capiscono che per fare un buon lavoro a volte è più utile passeggiare stare seduto davanti a una scrivania.





La Macchina del Tempo

Riscrivete il testo come se fosse nel passato. Scegliete i tempi e i modi giusti per descrivere le azioni già accadute.

La fuga di Enea

  Dopo la guerra di Troia Enea fugge dalla città in fiamme insieme al figlio Ascanio, al padre e a un piccolo gruppo di profughi troiani. E' così che inizia l’epico viaggio che Virgilio racconta nelle pagine dell’Eneide. Mentre naviga attraverso il Mediterraneo con la sua piccola flotta l’eroe troiano fa diverse tappe, incontra personaggi famosi, affronta diverse avventure e, alla fine del viaggio, approda sulle coste del Lazio. Quando arriva in Italia Enea entra in contatto con la popolazione locale, sposa la principessa Lavinia, figlia del re Latino, e infine fonda Lavinium, nell’area dell’attuale città di Pratica di Mare.

Alba Longa

  Circa trenta anni dopo la nascita di Lavinium, anche Ascanio, figlio di Enea, fonda una nuova città e la chiama Alba Longa. Nell' VIII (ottavo) secolo a.c., purtroppo, un tragico evento rompe la pace e l’armonia di Albalonga. Il perfido Amulio usurpa con violenza il trono del fratello maggiore Numitore e costringe la sua unica figlia, Rea Silvia, a diventare una vestale, per impedire alla ragazza di prendere marito e avere figli.

L'intervento divino

   Senza eredi legittimi del fratello Amilio spera di evitare vendette da parte dei suoi discendenti. Amilio è quindi sereno e si aspetta di regnare senza problemi al posto del fratello. Ma tutto cambia quando il dio Marte incontra la bella Rea Silvia. Il dio della guerra, infatti, si innamora della giovane donna, la seduce in un bosco sacro e la rende madre di due gemelli molto famosi, Romolo e Remo. Così inizia la leggenda sulla nascita di Roma.

La vendetta di Amulio

  Rea Silvia purtroppo paga a caro prezzo la nascita di Romolo e Remo. Lo zio Amulio, infatti, ordina la sua morte come punizione. La povera Rea Silvia viene uccisa e gettata nell’ Aniene e i suoi figlie vengono abbandonati in un cesta sulle acque del fiume Tevere, per farli morire annegati.

La vendetta di Romolo e Remo

  Romolo e Remo, però, si salvano grazie all'aiuto del Tevere, di una Lupa e di una coppia di pastori. Quando diventano adulti i gemelli scoprono la loro storia, tornano ad Alba Longa, uccidono Amulio e restituiscono il trono al nonno Numitore. Romolo e Remo, grazie a questa eroica impresa, ottengono dal nonno il permesso di tornare nei loro territori e fondare una loro città, destinata, come sappiamo a diventare una delle città più importanti della storia.





















Soluzione

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Una risposta a “Il Natale di Roma.<BR>La leggenda di Romolo e Remo.”

  1. B dice:

    Complimenti. È una bella spiegazione. Grazie

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