“Un attore perfettamente sano è un paradosso.”
“Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia.”
Un genovese romano
Vittorio Gassman è uno dei più grandi artisti italiani. Attore, regista, sceneggiatore e scrittore, Vittorio è stato grande in tutti i ruoli ed è, per noi italiani, un Mostro Sacro della nostra cultura. “Il Mattatore” è morto a Roma il 29 Giugno del 2000 (duemila), il giorno in cui la città eterna festeggia i suoi santi protettori, San Pietro e San Paolo. Gassman non era della Capitale, era nato a Genova nel 1922 (mille novecento ventidue), ma, come altri grandi artisti, ha conquistato Roma e i Romani.
Figlio adottivo
Gli abitanti della città eterna, infatti, lo hanno adottato con orgoglio e lo hanno accolto a braccia aperte come amato e stimato concittadino, come un vero romano. Dopo la sua morte, infatti, Roma lo ha ricordato con affetto con l'affissione di due targhe commemorative nelle vie della sua città.
Il Mattatore
La carriera di questo “Maestro” del cinema e del teatro è stata lunghissima ed è stata piena di successi. Il suo soprannome di “Mattatore” ha origine nel titolo di un popolare spettacolo televisivo del 1959 (mille novecento cinquantanove). Il suo talento era grande e quando recitava tutto sembrava semplice e naturale per lui, quasi senza sforzo.
Dal film Il mattatore (1960) diretto da Dino Risi
Artista e atleta
Vittorio Gassman studia recitazione a Roma all’ Accademia nazionale d’arte drammatica. Da studente è anche un ottimo giocatore di pallacanestro della nazionale italiana universitaria. Il suo aspetto atletico, infatti, è una delle caratteristiche che aggiunge valore al suo modo di recitare e alla sua presenza sul palcoscenico.
L'inizio di tutto
La sua carriera di attore inizia in teatro. Nel 1943 (mille novecento quarantatré), nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, Gassman debutta a Milano in un’opera di Dario Niccodemi, “La Nemica”, insieme ad Alda Borrelli.
Il Teatro
Il teatro rappresenterà sempre una parte importantissima della sua vita artistica. Il grande successo arriva negli anni ’50 (cinquanta), quando comincia a recitare in grandi opere classiche. Tra il 1952 (mille novecento cinquantadue) e il 1956 (mille novecento cinquantasei) le sue interpretazioni di Amleto e Otello contribuiscono in modo importante a fare la storia del teatro italiano.
Gassman a teatro interpreta Amleto
Lo stile Gassman
Per molti anni il teatro gli regala grandi soddisfazioni e gli permette di lavorare con i grandi Maestri italiani come Pasolini. In questo periodo nasce il mito del Mattatore e il suo nome diventa molto conosciuto. Il suo modo di recitare è unico e inconfondibile. Lo stile di Gassman farà scuola nei decenni successivi e molti attori più giovani lo useranno come un modello.
Il cinema
Il suo debutto nel mondo del cinema arriva nel 1945 (mille novecento quarantacinque) ma la grande popolarità si fa attendere fino alla fine degli anni ’50 (cinquanta). I grandi registi italiani ammirano il suo lavoro in teatro e lo vogliono nei loro film.
Mario Monicelli
Il grande Mario Monicelli è tra i primi a regalare a Gassman il grande successo che merita. Il film I soliti ignoti, del 1958 (mille novecento cinquantotto), è ancora oggi molto amato dal pubblico che lo considera un capolavoro della commedia italiana. Il personaggio “Peppe er Pantera”, che Gassman interpreta, è uno dei più iconici nella storia del cinema italiano, come molti altri personaggi di Vittorio.
Immagine del film I soliti ignoti (1958) diretto da Mario Monicelli
Il gotha del cinema italiano
Gli anni ’60 (sessanta) sono anni di grande successo per la sua carriera cinematografica, e Gassman diventa uno dei grandi del cinema e della commedia all’italiana, insieme a Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni.
Film iconici
In questo periodo, Vittorio gira tantissime pellicole famose insieme a questi suoi grandi amici e ai registi più importanti della storia del cinema italiano. “Audace colpo dei soliti ignoti“ di Nanni Loy, La grande guerra e L’armata Brancaleone di Mario Monicelli sono alcuni esempi dei grandi film di questi anni.
Dino Risi
Dino Risi è sicuramente il regista preferito da Gassman. I due grandi artisti lavorano insieme a lungo e girano tante pellicole indimenticabili. Il mattatore, Il sorpasso, I mostri, In nome del popolo italiano e Profumo di donna sono solo alcuni dei capolavori di questi maestri del cinema italiano.
Immagine del film Vittorio Gassman ne "Il sorpasso" di Dino Risi
Il primo amore
La carriera cinematografica di Gassman è piena di successi ma lui non dimentica mai il suo primo amore, il Teatro. “Il mattatore”, infatti, non smette di lavorare sul palcoscenico e di interpretare grandi opere italiane e straniere, soprattutto nell’ultima parte della sua vita artistica.
La Bottega Teatrale
Nel 1979 (mille novecento settantanove) fonda un'importante scuola di teatro a Firenze, la Bottega Teatrale. Come sempre fa un ottimo lavoro! Per molti anni Vittorio dirige l’istituto e molti suoi amici e colleghi insegnano nella scuola. Gassman con il tempo evolve come artista e diventa regista e scrittore. Spesso, nella sua carriera, accetta di apparire in televisione, dove si esibisce per il grande pubblico insieme ai più grandi artisti italiani, che lo stimano e sono spesso anche suoi cari amici.
“Il senso delle nostre imperfezioni ci aiuta ad avere paura. Cercare di risolverle ci aiuta ad avere coraggio.”
Il peso di essere grande
Nella vita privata era infatti un buon amico di molti suoi colleghi del cinema e del teatro. Vittorio era un uomo allegro e vitale, con una grande simpatia, ma nella sua autobiografia ha parlato apertamente dei suoi problemi di depressione e della fatica di essere sempre all’altezza della sua immagine pubblica di artista affermato. Era un perfezionista nel suo lavoro e questo grande impegno, a volte, ha assorbito molta della sua tanta energia vitale e, forse, lo ha reso fragile nel privato.
Il mito di Vittorio
Vittorio Gassman ci ha lasciati a 77 (settantasette) anni ma il suo mito e i suoi personaggi sono immortali, resteranno per sempre una delle parti più preziose nella storia del nostro cinema e della nostra cultura.
Grazie Mattatore!
Grande Mia
Rileggete l'articolo e rispondete in modo libero a queste domande
1 - Puoi spiegare come è nato il soprannome "Il Mattatore"?
2 - Dove è iniziata la carriera di Vittorio Gassman?
3 - Che cos'è la "Bottega Teatrale"?
Vittorio Gassman
Completa il testo - Preposizioni
Il gotha del cinema italiano
Gli anni ’60 (sessanta) sono anni grande successo la sua carriera cinematografica, e Gassman diventa uno dei grandi del cinema e della commedia all’italiana, insieme Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni.
Film iconici
questo periodo, Vittorio gira tantissime pellicole famose insieme questi suoi grandi amici e ai registi più importanti della storia del cinema italiano. “Audace colpo dei soliti ignoti“ di Nanni Loy, La grande guerra e L’armata Brancaleone di Mario Monicelli sono alcuni esempi dei grandi film questi anni.
Dino Risi
Dino Risi è sicuramente il regista preferito Gassman. I due grandi artisti lavorano insieme lungo e girano tante pellicole indimenticabili. Il mattatore, Il sorpasso, I mostri, nome del popolo italiano e Profumo donna sono solo alcuni dei capolavori di questi maestri del cinema italiano.
Figlio adottivo
I cittadini Roma lo hanno adottato orgoglio e lo hanno accolto braccia aperte come amato e stimato concittadino, come un vero romano. Dopo la sua morte, infatti, Roma lo ha ricordato affetto l'affissione di due targhe commemorative nelle vie della sua città.
La Macchina del Tempo
Riscrivete il testo come se fosse nel passato. Scegliete i tempi e i modi giusti per descrivere le azioni già accadute.
Lo stile Gassman
Per molti anni il teatro gli regala grandi soddisfazioni e gli permette di lavorare con i grandi Maestri italiani come Pasolini. In questo periodo nasce il mito del Mattatore e il suo nome diventa molto conosciuto. Il suo modo di recitare è unico e inconfondibile. Lo stile di Gassman farà scuola nei decenni successivi e molti attori più giovani lo useranno come un modello.
Il cinema
Il suo debutto nel mondo del cinema arriva nel 1945 (mille novecento quarantacinque) ma la grande popolarità si fa attendere fino alla fine degli anni ’50 (cinquanta). I grandi registi italiani ammirano il suo lavoro in teatro e lo vogliono nei loro film.
Mario Monicelli
Il grande Mario Monicelli è tra i primi a regalare a Gassman il grande successo che merita. Il film I soliti ignoti, del 1958 (mille novecento cinquantotto), è ancora oggi molto amato dal pubblico che lo considera un capolavoro della commedia italiana. Il personaggio “Peppe er Pantera”, che Gassman interpreta, è uno dei più iconici nella storia del cinema italiano, come molti altri personaggi di Vittorio.
Frase (6,7)
Il Rebus
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